Venezia

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Porto di Venezia

Il porto di Venezia (in sigla VCE) è l'ottavo porto per volume di traffico commerciale in Italia ed uno dei più importanti nel Mediterraneo per quanto riguarda il settore croceristico.

Il Porto di Venezia è in grado di ospitare tutto l’anno qualunque tipologia di nave da crociera grazie a strutture ricettive d’avanguardia e ai servizi offerti.

L'accesso è garantito attraverso le tre bocche di porto di:
- Lido-San Nicolò
- Malamocco-Alberoni
- Pellestrina-Chioggia

I moli e le banchine sono dislocati su un'ampia porzione di territorio e ripartiti per funzione:
- sulla terraferma, a Porto Marghera (45°27′00″N 12°16′30″E, GeoHack (45.45; 12.275)), si concentra il traffico commerciale, specialmente con navi portacontenitori e petroliere che alimentano l'interporto e la zona industriale. Da luglio 2010 possono accedervi navi da 290 metri, contro i 220 di prima, grazie a lavori di scavo e ampliamento effettuati sul canale dei Petroli che collega Porto Marghera alla bocca di porto di Pellestrina.
- nel centro storico, alla Stazione Marittima (45°26′03″N 12°18′30″E, GeoHack (45.434167; 12.308333)), attraccano invece le grandi navi da crociera. Sono presenti 3 approdi per navi traghetto e 5 approdi per navi da crociera. Possono approdare navi lunghe non oltre i 315 metri, mentre nella zona di San Basilio sono presenti 3 ormeggi per navi da crociera di circa 200 metri.
- sempre in centro storico, lungo la riva dei Sette Martiri (45°25′50″N 12°21′10″E, GeoHack (45.430556; 12.352778)) trovano ormeggio invece i grandi yacht privati e occasionalmente navi da crociera e unità militari di fronte all'arsenale.

Il porto è fortemente interconnesso con l'area industriale di Marghera; nel suo bacino sorgono numerosi cantieri navali di costruzione e riparazione, presenti a Marghera, Venezia e Pellestrina. Il porto è anche sede di attività della Marina Militare Italiana con la presenza dell'ex-Arsenale Militare Marittimo, ora sede dell'Istituto di Studi Militari Marittimi e del Museo Storico Navale, e della Scuola navale militare Francesco Morosini.

Vi si accede attraverso le due ``bocche di porto`` del Lido e di Malamocco: la prima collegata direttamente alla città storica, la seconda collegata con l'artificiale canale dei Petroli direttamente all'area industriale. I fondali, di sabbia e fango, si aggirano sui 16 metri nel canale dei Petroli, per poi abbassarsi sui 12 metri nel Canale congiungente Malamocco-Marghera. Nei canali industriali di Marghera esistono poi diverse limitazioni comunque non superiori a 10 metri e non inferiori ai 8,50 metri. Le imboccature sono attualmente in fase di massiccia riconfigurazione nell'ambito del progetto MOSE, con la creazione di nuove dighe per ridurre gli effetti dello scirocco e di porti rifugio e bacini tali da consentire il traffico anche nei momenti in cui saranno in funzione le paratie mobili contro l'acqua alta.